“Uno sconosciuto” mi ha chiesto di trovare l’amore della sua vita ed io l’ho aiutato perché ho visto troppe commedie romantiche dal lieto fine.

Questa è la storia di una persona che cerca un’altra persona e chiede aiuto a un’altra persona. Un intreccio che potrebbe sembrare la trama di “Beautiful”, ma niente di straordinario, se non il fatto che per due ore mi sono sentita Maria De Filippi in una puntata di C’è Posta per Te. Per capire questa storia, dobbiamo tornare indietro di tanti anni e fare un salto nei primi anni 2000.

Quando si è giovani e spensierati, si fanno le vacanze studio all’estero. Io l’ho fatta nel lontano 2008 e sono finita nel posto più sperduto del mondo, ovvero la Cornovaglia. (Amici della Cornovaglia VVB) Un posto dove la cosa più emozionante che potesse succedere era la nascita di qualche pecora o capra. Insomma, in piena crisi adolescenziale, dove indossavo maglioncini grigi acrilici e jeans a vita bassa mi sono recata in questo posto meraviglioso che sapeva di pesce.

Comunque, tralasciando tutto, la povera anima menzionata nel titolo che mi ha chiesto aiuto, a cui daremo il nome di fantasia di Tarquinio, è in realtà un ragazzo che avevo conosciuto lì.

La nostra bellissima storia inizia una domenica mattina presto precisamente alle 5:27, così dal nulla mi arrivò un messaggio abbastanza strano con testuali parole: “Ehi ciao, come stai? Non prendermi per matto, ma ti ricordi della vacanza studio? Tu eri con amiche calabresi.”

Appena sveglia, fresca come una rosa, vidi questo DM a mio parere sconnesso dalla realtà. Ma solo dopo aver percorso un trailer mentale della mia vita, capii a quale vacanza si riferiva. La mia risposta fu un semplice sì, e così da quella risposta affermativa che tutto ebbe inizio. Sempre lui mi disse: “Ti ricordi di quella ragazza con il caschetto e occhi bellissimi? Mi dici il suo nome?”

Contestualizziamo e diciamo che a questa meravigliosa vacanza studio insieme a me e lui parteciparono più di 100 ragazzi da tutta Italia, quindi capite bene che di ragazze dagli occhi scuri bellissimi ce n’erano abbastanza. Insomma, Tarquinio stava cercando una ragazza che aveva conosciuto 12 anni fa, della quale non ricordava bene il viso ma ricordava bene la profondità dei suoi occhi.

Mi hanno insegnato che aiutare le persone rende migliori, o forse molto sinceramente quella domenica non avevo niente di meglio da fare. Iniziò così il nostro pomeriggio da autori della redazione di “C’è Posta per Te”. Sembrava una cosa veloce, tanto che nel giro di pochi minuti facendo mente locale iniziai ad elencargli tutti i nomi e ad allegargli le rispettive foto delle sospettate con occhi bellissimi e caschetto.

Nel frattempo, per restringere il campo d’azione e arrivare a una conclusione entro l’ora di cena, chiedevo delle delucidazioni, magari qualche particolare in più che potesse riportarmi a lei. Dopo quasi un’ora, avevamo capito che non era una mia amica. Nonostante ciò, non mi sentivo di lasciare solo e triste quel povero ragazzo, così decisi di aiutarlo. Pensavo e ripensavo a tutte le persone conosciute in quel viaggio, quando mi venne un flash improvviso. Mandai l’ultima foto. Dopo pochi secondi mi scrisse: “Sì, credo sia lei, ma devo vederla meglio. Però penso sia lei.”

Non piansi dalla gioia, ma quel giorno mi sentii una persona diversa che aveva aiutato il prossimo. Le commedie romantiche ci insegnano che l’amore è qualcosa di meraviglioso, struggente, che ti rende vivo e soprattutto ti rende una persona migliore e coraggiosa. Tarquinio, matto o non matto, ci aveva insegnato che le cose arrivano quando combatti per averle.

Se credete che la storia sia finita qui, vi sbagliate.

Non so se lo sapete, ma una favola, per essere considerata tale, deve avere il gran finale in cui trionfa l’amore. L’eroe, che in questo caso è il nostro Tarquinio, deve superare delle prove per raggiungere la propria amata e vivere felici e contenti. Bene, dopo aver fatto tutto questo trambusto e aver spostato persone da quasi tutta Italia, il nostro caro amico si accorse che non erano gli occhi che l’avevano folgorato e ammaliato.

Eravamo tornati punto e a capo, incessantemente sfogliavo le foto di quella vacanza, pensando a chi potesse essere questa ragazza. In tutto ciò, il nostro eroe afflitto e abbattuto stava gettando la spugna. Ma, dato che avevo perso il pomeriggio, non poteva finire così. Riesco a tirare un nome così dal nulla, ma quello che dico è il nome dell’amica della ragazza dagli occhi bellissimi.

Avevamo un piano. Lui, ovvero il nostro Tarquinio tornato in sé, doveva contattare la donzella per chiederle il nome dell’amata. Attimi di panico e ansia, come quando sei alla cassa e non trovi il portafoglio per pagare.

Spoiler: il finale da “vissero felici e contenti” non è per questa storia. Tarquinio ha sì trovato l’amore, ma questo era l’amore di qualcun altro. Insomma, finale inaspettato: la dolce donzella dagli occhi belli aveva marito e figli.

Cosa ci ha insegnato questa storia?

Sicuramente che il tempo passa inesorabilmente, ma soprattutto che il finale da favola non esiste e quello che è il vostro amore può essere sicuramente quello di qualcun altro.

Fine.

La storia è ispirata a fatti realmente accaduti.

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